In queste ultime due domeniche, nelle quali abbiamo celebrato gli ultimi due gruppi di comunioni, vengono presi in esame da Gesù due temi molto importanti: l’umiltà e il “ totus tuus”,come direbbe  Papa Giovanni Paolo II, l’essere cioè in tutto e per tutto rivolti a Gesù e ai suoi insegnamenti. L’umiltà del primo vangelo fa rima con amore disinteressato, quello di cui Gesù si è fatto esempio di vita per noi, un amore che non è da hit parade, un amore che non guarda alle apparenze, ma è un amore che affonda le sue radici nel profondo del cuore, nel servizio reciproco, nel perdonarsi e nell’amare senza riserve, facendo conciliare le parole con i fatti. Quest’ultima caratteristica ci riconduce al secondo vangelo, nel quale Gesù delinea la caratteristica dell’essere suo apostolo, il totus tuus, letteralmente il tutto tuo : Gesù non vuole mezze misure, chiede di seguirlo con tutto noi stessi, fidandoci di Lui e del progetto di vita che Dio ha per ognuno di noi e che solo con  Lui potremmo vedere realizzato. Chi sceglie le mezze misure, dice Gesù, è come un uomo che vuole costruire una torre senza aver prima calcolato le misure, rischiando cosi che tutto da un momento all’altro possa crollare. “ Lo stile di Dio- dice papa Francesco- è diverso dal nostro, Lui non strumentalizza i nostri bisogni, le nostre necessità, non ha il culto dei numeri…esattamente all’opposto, si preoccupa quando vede troppe acclamazioni, quando la folla diventa troppo numerosa…Lui ci ama”. Auguriamo a tutti voi , bambini, di avere il coraggio e il desiderio di anteporre Dio ad ogni necessità, Lui non esclude il resto del nostro mondo, Lui è il nostro mondo, da Lui deve partire tutto. “Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta!” ( S. Teresa D’Avila)